«Indi come Charlie Gard: dobbiamo combattere, il sistema crollerà»
Alla Bussola parla la mamma di Charlie Gard, il primo dei bambini inguaribili uccisi dal Servizio sanitario britannico: «A noi genitori rimane il senso di colpa per non aver potuto salvare i nostri figli». «In tribunale i medici mentono ma i giudici sono dalla loro parte». «Dobbiamo continuare a combattere per impedire che altre famiglie debbano vivere la stessa cosa»
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Indi è morta: «Hanno avuto il corpo, non potranno avere l'anima»
Indi Gregory è morta nella notte alle 1.45 (2.45 in Italia). Ieri le sue condizioni sembravano stabilizzate dopo le prime ore difficili a seguito dell'estubazione. Qui il racconto delle ultime ore di Indi nell'hospice nelle parole del padre consegnate alla Bussola.
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Indi Gregory condannata a morte, oggi il distacco dei supporti vitali
Respinto il ricorso dei genitori della bambina di 8 mesi affetta da una patologia mitocondriale. I giudici d’Appello hanno disposto l’estubazione, prevista per oggi in un hospice.
+++ AGGIORNAMENTO: Verso le 15, ora italiana, Indi, con la mamma Claire, è arrivata in ambulanza all'hospice, dove è prevista l'estubazione. Il papà è arrivato in macchina con la sorellina di Indi.
Speranza per Indi Gregory. E l’Italia fa un’altra mossa per salvarla
Dalle 13 di oggi (ora italiana), venerdì 10 novembre, sarà discusso il nuovo ricorso sul caso della bambina di 8 mesi, incentrato sul luogo dell’estubazione. Ma c’è anche una mossa senza precedenti del governo Meloni, che chiede al Regno Unito il trasferimento di giurisdizione.
+++ AGGIORNAMENTO: Respinto su tutta la linea, in Appello, il ricorso della famiglia Gregory. I giudici ordinano di eseguire l'estubazione, che è prevista per domani, sabato 11 novembre.
Conto alla rovescia per Indi Gregory
I giudici inglesi hanno deciso che da oggi, giovedì 9 novembre, alle 15 (ora italiana) i medici dell’Ospedale di Nottingham possono iniziare le procedure per togliere i supporti vitali alla bambina di 8 mesi gravemente malata. Ridotte al lumicino le speranze di un trasferimento in Italia.
+++ AGGIORNAMENTO delle 18.30: Domani, venerdì 10 novembre, a partire dalle 12 (le 13, in Italia), sarà discusso il nuovo ricorso della famiglia di Indi Gregory. In attesa della decisione sul ricorso, rimangono attaccati i supporti vitali di Indi.
Indi Gregory, ecco perché non c’è accanimento terapeutico
In un’intervista al Corriere il responsabile del Comitato etico della Siaarti, Alberto Giannini, sostiene, contraddicendosi, che per Indi ci sia accanimento terapeutico. In realtà le terapie salvavita fornite alla bimba anglo-italiana sono efficaci e proporzionate.
«Incurabile». Il benvenuto di morte della stampa a Indi
I media italiani si accodano al best interest sancito da medici e giudici definendo Indi «incurabile». Che però non è sinonimo di inguaribile. Un asservimento della stampa alla mentalità eutanasica dominante.
Sì, vale la pena lottare per la vita di Indi Gregory
Malgrado la speranza generata dalla concessione della cittadinanza italiana, la strada resta in salita per salvare la bambina inglese di 8 mesi che medici e giudici vogliono lasciar morire. Ma la dignità della persona esige che la battaglia per la vita sia portata fino in fondo.
«Mia figlia Indi messa a morte da un Sistema diabolico»
Si è riaccesa una piccola speranza per Indi Gregory, la bambina di 8 mesi gravemente malata a cui oggi i medici potrebbero togliere i supporti vitali: il governo italiano le ha concesso la cittadinanza italiana così da facilitare un eventuale trasferimento al Bambin Gesù di Roma. Alla Bussola il papà di Indi, Dean Gregory, consegna un messaggio di gratitudine per tutto quanto sta facendo l'Italia. E sulla sua vicenda dice: «In tribunale ho visto l’inferno, per questo ho fatto battezzare mia figlia».
Indi Gregory, otto mesi, l’ultima vittima del “fine vita” inglese
Affetta da rara malattia genetica degenerativa, sarà fatta morire oggi, 30 ottobre, a meno che venga accolto l’estremo ricorso per farla trasferire in Italia, al Bambin Gesù di Roma.