CHIESA E SCANDALI

Gli scandali sono una domanda sulla nostra fede

Quanti si allontanano dalla Chiesa a causa degli scandali, non hanno mai professato la fede cristiana. Come se nella storia della Chiesa non ci fossero mai stati momenti drammatici...

Editoriali 02_10_2018

Si dice che a causa degli attuali scandali la gente stia lasciando la Chiesa cattolica. È una cosa che mi confonde. In chi avevi fede? Nel prete? Nel vescovo? O in Dio? Se la tua fede era in un sacerdote, in un vescovo o persino nel papa, allora quella che professavi era idolatria, non fede cristiana.

Sto forse minimizzando la gravità dello scandalo o il danno che ha prodotto? Certo che no, ma mettiamo le cose nella giusta prospettiva. Se chiedi: «Come posso continuare ad avere fede nella Chiesa cattolica considerando tutti questi atti orribili?», potresti metterti nei panni della comunità ebraica dopo l'Olocausto. Essi dovevano chiedersi: «Come posso continuare ad avere fede in Dio considerando tutti questi atti orribili?»

Come possiamo continuare a dedicarci a una comunità così infedele nei confronti di Dio? Mosè pose la stessa domanda quando vide l'infedeltà degli altri ebrei nel deserto. I profeti hanno fatto la stessa domanda quando hanno visto le ingiustizie della gente nella Terra Promessa. I primi apostoli devono essersi posti la stessa domanda quando hanno visto che era uno della loro compagnia che consegnava Gesù ai suoi nemici. E lo stesso Pietro, la “roccia” su cui la Chiesa doveva essere costruita, negò persino di aver conosciuto il Signore nel momento in cui Egli aveva più bisogno. Cosa potrebbe fare uno di paragonabile a queste situazioni?

Quanto sarebbe stato difficile rimanere nella Chiesa quando i propri amici, vicini di casa e familiari venivano martirizzati, fatti a pezzi da animali o bruciati vivi, per essersi rifiutati di rinnegare la loro fede? Quanto sarebbe stato difficile rimanere nella Chiesa quando tanti altri amici, vicini e familiari avevano ceduto e negato Cristo di fronte alle minacce delle autorità romane. La vita nella Chiesa raramente è stata semplice.

Che cosa avresti fatto quando la crisi ariana spaccò la Chiesa in due, con il presunto imperatore "cristiano" Costantino e la maggior parte dell'impero che si schieravano con gli Ariani? Che cosa avresti fatto nel XIV secolo quando nello stesso momento tre uomini pretendevano di essere papi? O quando la rivolta protestante divise la cristianità e gran parte della gerarchia della Chiesa era corrotta e inerte? Il Concilio di Trento fu un grande dono dello Spirito, ma non ebbe inizio prima del 1545 (Martin Lutero scrisse le 95 tesi nel 1517), e non si concluse fino al 1563, quasi venti anni dopo.

Immagina di essere cattolico in mezzo a tutti questi scandali. Cosa avresti fatto? Saresti stato uno di quelli che sono rimasti e hanno combattuto la buona battaglia nella fede? O saresti stato uno dei tanti a dire: "Basta, mi tiro fuori"?

Ma allora dove saresti andato? Questa è la domanda che Pietro fa a Cristo. «Signore, dove altro andremo?» Chi altro ha parole di vita eterna?

Mi dispiace, ma mi sono perso qualcosa? Cristo ha forse trovato un'altra Chiesa - la Chiesa con la brava gente? La Chiesa con le liturgie perfette? La Chiesa in cui tutto il clero e il laicato sono dottrinalmente corretti e senza peccato? Perché io non l'ho mai vista. Non ne ho mai letto nelle Scritture, né i Padri e i Dottori della Chiesa ne hanno mai parlato. Al contrario: essi parlano ripetutamente dell'elemento umano della Chiesa che è peccaminoso e ha bisogno della redenzione di Cristo.

Questi scandali tengono lontane le persone dalla Chiesa? Ma per favore. Le persone stanno lontane dalla Chiesa perché la Chiesa fa affermazioni morali scomode e perché i cattolici non sono una testimonianza vivente nella società della verità di quell'insegnamento. I sondaggi hanno ripetutamente dimostrato che i cattolici sono poco diversi dal resto dell’opinione pubblica nel giudizio su questioni morali fondamentali. I cattolici di San Francisco hanno minacciato di denunciare il proprio vescovo quando ha cercato di applicare i principi morali fondamentali alle scuole cattoliche. L'arcivescovo Chaput è tenuto a distanza da molte università cattoliche, mentre il cardinale Mahoney, a cui presumibilmente è stata comminata la stessa penitenza già decisa per l'ex cardinale McCarrick, viaggia liberamente.

Chiedete ai preti e ai direttori dei siti web cattolici "conservatori" che tipo di reazione ottengono quando cercano di dire ai laici che dovrebbero pagare uno stipendio dignitoso, essere corretti e onesti nelle loro pratiche commerciali o esercitare un'opzione preferenziale per i poveri. Che tipo di preti e vescovi ti aspetteresti di avere quando una grande parte dei laici si rivoltano se sentono qualcosa dal pulpito su aborto, contraccezione, fornicazione e attività omosessuale?

Una grande fetta di cattolici americani volevano vescovi che guardassero dall'altra parte mentre essi violavano apertamente l'insegnamento cattolico. Perché ora sono sorpresi nello scoprire che alcuni di questi uomini "hanno piegato le regole" anche nelle loro vite personali? Era la fedeltà ciò che le persone stavano cercando? O una personalità vincente e l’abilità nel raccogliere fondi? Non era per la seconda ragione che così tante istituzioni che ora condannano McCarrick in modo tanto ipocrita prima gli elargivano onori e lodi?

C.S. Lewis si lamentò una volta di una cultura che produce "uomini senza petto" e poi si aspetta da loro le virtù. «Ci prendiamo gioco dell’onore - scrisse Lewis - e poi siamo scioccati nel trovare traditori tra di noi. Noi castriamo e poi pretendiamo che i cavalli castrati siano fecondi». Una Chiesa cattolica americana che si faceva beffe della Dottrina sociale cattolica e della morale sessuale cattolica non dovrebbe essere scioccata nel trovare traditori dottrinali e morali in mezzo a loro.

Cosa facciamo ora? Chiediamo la verità? Certamente. Ma come ha affermato il dissidente ceco Vaclav Havel, tu chiedi la verità vivendo nella verità. Dovremmo dire dell'autentico insegnamento della Chiesa ciò che Sant'Agostino ha detto del Vangelo: «Se credi ciò che ti piace nei Vangeli, e respingi ciò che non ti piace, non è al Vangelo che credi, ma a te stesso».
Sei cattolico? Allora smettila di preoccuparti e agisci come tale.

L'articolo è stato pubblicato originalmente in inglese sul sito The Catholic Thing, con il titolo "Where else shall we go?" (Dove altro andremo?)