Lucano: l'aldilà, senza fede, è superstizione
Pharsalia di Lucano risponde all'Eneide di Virgilio descrivendo un'aldilà privo di dimensione metafisica, ricco solo di magia, superstizione, pozioni e orridi rituali. Ecco cosa succede se, nella creazione di un oltremondo letterario, ci si dimentica della religione.
Quell'incapacità degli dei di commuoversi per l'uomo
«Quale così grande follia amorosa ha portato alla rovina me e te, Orfeo?». Le parole di Euridice nella tragedia raccontata da Virgilio, uno dei miti fondamentali della cultura occidentale, descrivono l'indifferenza degli dei greci per le sofferenze umane.
Esiste un Paradiso per gli antichi?
Che caratteristiche possiede la sede dei beati? Può essere paragonata al Paradiso cristiano ovvero ad un luogo di felicità piena ed eterna in cui si contempla per sempre la bellezza, la bontà e la verità? Sono i Campi Elisi di Virgilio, una sede sotterranea simile al limbo dantesco.
Virgilio, Enea e il Tartaro
Nella sua opera maxima, l'Eneide, Virgilio descrive la catabasi di Enea negli Inferi e i suoi incontri con Palinuro, con Didone, con Caronte. In un orrendo strazio di catene e lamenti, ecco come gli antichi romani indicavano l'aldilà. E la vera dannazione dei morti è la nostalgia.
Fogazzaro "profeta"? Non scherziamo
Con riferimento a papa Francesco, Avvenire avalla una lettura profetica del libro Il Santo (1905), che fu invece condannato dalla Chiesa per modernismo. Un'interpretazione antistorica che ripete i luoghi comuni sull'arretratezza della Chiesa.
- I suggerimenti di Malacoda, di G. Fighera
I suggerimenti di Berlicche
Allora, aldilà delle differenze di carattere, aldilà delle differenze di storia, aldilà dei carismi diversi, uno avverte la continuità tra un Papa e l’altro, tra Papa Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.
Cicerone e i beati del ”Somnium Scipionis"
Cicerone, il più grande autore della latinità, ha permesso l'assimilazione tra cultura greca e romana. Ma per entrambe, l'aldilà altro non è che un riflesso triste e sfuocato dell'aldiqua. Riflessioni sul destino in bocca al retore più famoso dell'antichità.
"La passione" di Mario Luzi
Il 2 aprile 1999 al Colosseo si teneva la Via Crucis del pontefice Giovanni Paolo II. A corredarla, un testo di Mario Luzi, poeta fiorentino: «L'offesa del mondo è stata grande. / Infinitamente più grande è stato il tuo amore».
L'assurda illusione smascherata da Camus
A cent'anni dalla nascita, Albert Camus, romanziere e filosofo francese, resta un autore straordinariamente attuale. Ha saputo cogliere, con impietosa lucidità, l'assurda illusione dell'uomo di saziare da sé il proprio desiderio di felicità infinita.
Nievo e le ombre massoniche dietro l'Unità italiana
Ippolito Nievo è conosciuto per essere l’autore di uno dei più bei romanzi dell’ottocento, Le Confessioni. Meno nota è la sua partecipazione alla spedizione garibaldina del 1859. Una figura da approfondire.
Leopardi. La necessità di una fede ragionevole
La ragione al suo apice si apre alla fede, spalanca la sua finestra sul Mistero. Così Leopardi scrisse nello Zibaldone che le «illusioni» – ciò che il cuore desidera – «non son vere se non rispetto a Dio e a un’altra vita».
Giovanni Verga e la schiavitù del possesso
Guadagnare il mondo intero, ma poi perdere sé stessi. Ne vale la pena? Con La roba e poi Mastro Don Gesualdo, lo scrittore siciliano afferma il contrario. Una vita passata a mettersi al sicuro dall'imprevisto, inseguendo il successo e le cose, alla lunga trasforma in cosa anche il cuore.
Gli ultimi di Testori
Cosa c'entra il drammaturgo e romanziere milanese con la Giornata per la vita? Cosa c'entrano il drogato di In exitu, il feto di Factum est, Gertrude e l'Innominato presi a prestito da Manzoni? Dando loro la parola, Testori afferma che la vita ha sempre un valore sacro e inestimabile.
La risposta che il «pirandellismo» non contempla
Tra le opere di Pirandello ce n'è una di cui il libri di testo non parlano mai. È il Lazzaro, dove affronta la questione della fede e del cristianesimo. Quella in cui «do la risposta più netta al dissidio fondamentale del mio teatro: Cristo è carità, amore». E in quell'amore è risolto ogni conflitto.
La ricerca del Graal non si fa da soli
Chrétien de Troyes è l'autore dei più celebri romanzi cavallereschi francesi. Tra le sue pagine da riscoprire, quelle del Perceval, l'eroe solitario in cerca del Graal che impara a seguire la via segnata da altri prima di lui. Cioè dalla Chiesa.
Foscolo e la nostalgia della fede perduta
La cultura illuministica gli impedisce di credere, ma al suo alter ego Jacopo Ortis fa gridare il dramma che non gli dà pace: «Scintillavano tutte le stelle... ed il mio cuore s'innalzava come se aspirasse ad una regione più sublime assai delle terra».
Manzoni. La fede è un fatto
Nei Promessi sposi, con la conversione dell’Innominato Alessandro Manzoni racconta il cammino della fede, suo e di ogni uomo. E conferma che ciascuno ha bisogno di incontri, di fatti, di testimonianze umane che gli rendano visibile il volto di Dio, che è «veramente grande» e «veramente buono».
Dante e l'esame della fede
Nella Commedia, per vedere Dio, Dante deve sostenere una prova, un vero e proprio esame di baccelliere. Le tre quaestiones che gli vengono proposte hanno per tema le virtù teologali. La prima domanda è sulla fede. Gliela fa san Pietro...