I quaranta giorni del Mussa Dagh
Un romanzo epico e palpitante che documenta una tragica pagina di storia: il primo genocidio del Novecento, lo sterminio degli armeni cristiani ad opera dell’Impero ottomano.
(Corbaccio, 2003, pp. 918, euro 29)
Luglio 1915. Sulle pendici del Mussa Dagh, a nord della baia di Antiochia, circa cinquemila armeni perseguitati dai turchi, tengono testa agli aggressori. Battaglie, incendi, le munizioni che scarseggiano… Ma la resistenza è indomita. Un romanzo d’altri tempi, epico e palpitante che documenta una tragica pagina di storia: il primo genocidio del Novecento, lo sterminio degli armeni cristiani ad opera dell’Impero ottomano che mal sopportava una popolazione non islamica nell’area (un evento che ha ispirato anche Antonia Arslan nel libro La masseria delle allodole).
Tra abisso e redenzione, il poema dello scrittore austriaco Franz Werfel è di quelli che non si dimenticano.
(Antonio Giuliano)