TRIESTE

Iraq, anche dei musulmani condannano

Due associazioni islamiche e una cattolica hanno firmato a Trieste una dichiarazione congiunta di condanna della persecuzione dei cristiani in Iraq. È il segno che quando i cristiani si muovono a difesa dei propri fratelli qualcosa cambia.

Religious Freedom 14_08_2014
N come Nazareno

Quando  i cristiani liberi si  muovono concordi a difendere i  fratelli perseguitati, qualche cosa succede. A Trieste, grazie ai buoni e leali rapporti tra l’associazione culturale cattolica Studium Fidei e le altre confessioni cristiane e le altre religioni, questo è avvenuto. Il Centro culturale Islamico e la Comunità Bosniaca  Musulmana, assieme a monsignor Ettore Malnati, vicario episcopale e presidente dello Studium Fidei, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta di condanna alle violenze che vengono inferte ai Cristiani dagli integralisti islamici. Questa condanna a più voci indica che le persone di buona volontà, presenti in tutti gli ambiti del vivere religioso, civile e sociale, credono alla promozione e alla tutela della libertà religiosa e condannano ogni guerra ritenuta, come disse Benedetto XV, “inutile strage”.

 

COMUNICATO CONGIUNTO

Noi rappresentanti del Centro culturale Islamico della Venezia Giulia, della Comunità Bosniaca di Trieste e dell’Associazione culturale cattolica Studium Fidei, condanniamo le violenze inflitte ai Cristiani dell’Iraq e dei Paesi dove l’integralismo rende vano il diritto alla libertà religiosa.

Noi  chiediamo  che  la  Comunità  Internazionale  stigmatizzi  concretamente  quei  Governi e Associazioni che si macchiano di questi crimini.

Noi Cristiani e Musulmani, che a Trieste viviamo con reciproco rispetto, chiediamo a tutte le persone di buona volontà di ogni religione, di intraprendere vie di pace nel rispetto della fede gli uni degli altri.

Nader Akkad
Centro Culturale Islamico

Semso Osmanovic
Comunità Bosniaca della Venezia Giulia

mons. Ettore Malnati
Assoc. culturale cattolica Studium Fidei