Gratitudine
Nel brano del Vangelo che la liturgia ci propone oggi, Gesù ci richiama ad accumulare tesori presso Dio piuttosto che per se stessi. Sono certo di interpretare il pensiero di tutti quanti erano presenti se dico che la Giornata della Nuova Bussola Quotidiana che abbiamo vissuto ieri è stata occasione di accumulare questi tesori per la vita eterna.
Nel brano del Vangelo che la liturgia ci propone oggi, Gesù ci richiama ad accumulare tesori presso Dio piuttosto che per se stessi. Sono certo di interpretare il pensiero di tutti quanti erano presenti se dico che la Giornata della Nuova Bussola Quotidiana che abbiamo vissuto ieri è stata occasione di accumulare questi tesori per la vita eterna. Tesori sono infatti la liturgia celebrata in apertura, e le testimonianze che abbiamo ascoltato: il cardinale Willelm Eijk, Vittorio e Rosanna Messori, Costanza Miriano, Giovanni Serpelloni, suor Rosalina Ravasio, Benedetta Frigerio e Silvana De Mari.
Tutti, in diversi modi e per diversi motivi ci hanno testimoniato che è possibile vivere – anzi, è più bello – tesi alla verità, sfidando un mondo che ci impone una visione ridotta dell’uomo. Ma un tesoro è stato anche la presenza di centinaia di voi lettori, che avete generato un clima di familiarità e di partecipazione che è esso stesso testimonianza.
Risulta assolutamente chiaro che non stiamo insieme per difendere o diffondere un progetto politico, culturale o sociale che sia, ma stiamo insieme per aiutarci l’un l’altro a vivere quell’appartenenza a Cristo che era espressa nel titolo della Giornata: «Christi sumus, non nostri».
Non si può non provare un senso di gratitudine per la grazia di appartenere a questo popolo libero, anzi liberato dal Signore. E non possiamo non ringraziare uno per uno quanti ieri sono stati presenti alla Giornata della Bussola; e ciascuno di voi, che leggete e in diversi modi sostenete questa testata giornalistica. Grazie.