Biotestamento, medici con le spalle al muro
La legge sulle Dat approvata il 14 dicembre non prevedendo l'obiezione di coscienza, obbliga i medici a praticare l'eutanasia. A meno di non disobbedire apertamente alla legge, come ha dichiarato che farà il superiore del Cottolengo. Quanti lo seguiranno?
-OBIEZIONE, ALTRI VESCOVI IN CAMPO di Lorenzo Bertocchi
- E ORA SI FACCIA RESISTENZA, di Luigi Negri
- I PONTI SENZA VERITÀ NON REGGONO, di Giampaolo Crepaldi
- VIA AL DIRITTO DI FARSI UCCIDERE, di Tommaso Scandroglio
- L'ITALIA VERSO IL NON DOMANI, di Stefano Fontana
- VIDEO: LOTTARE PER LA VITA, ANCORA DI PIÙ, di Riccardo Cascioli
- IL LIBRO: APPUNTAMENTO CON LA MORTE, di Tommaso Scandroglio
I media per il caso Boschi, l'eutanasia è già secondaria
Sulle prime pagine dei giornali tiene banco la vicenda del Sottosegretario Boschi. Per l'eutanasia un tono minore secondo un preciso schema. E Avvenire la "divide" con tutt'altro argomento. In fondo la vera notizia fu la morte di Eluana. Quel giorno venne sancito il primo germe dell'eutanasia in salsa italica. L'ok al biotestamento non è altro che uno sviluppo di una cronaca iniziata 9 anni fa.
Eutanasia obbligatoria: come risponde un cristiano
La legge italiana che permette l'omcidio di Stato non prevede l'obiezione di coscienza. Come fare per continuare a testimoniare la propria fede al mondo che cerca di eliminarla o di condurre all'abiura? Ecco come hanno fatto un'infermiera, due mamme e alcune suore.
Legge sul biotestamento, è giusto fare resistenza
La Chiesa italiana ha perso una battaglia che non ha neanche combattuto, rendendosi complice di uno statalismo che soffoca la persona. La comunità ecclesiale, e non solo questa, deve rendersi conto di quanto è successo e attrezzarsi per una resistenza in modo che la legge sia attuata il meno possibile.
- I PONTI SENZA VERITÀ NON REGGONO, di Giampaolo Crepaldi
- PER I MEDIA PIÙ IMPORTANTE IL CASO BOSCHI, di A. Zambrano
- POLITICA, FINCHÈ RESTA UN'IDEA..., di A. Zambrano
- VIA AL DIRITTO DI FARSI UCCIDERE, di Tommaso Scandroglio
- L'ITALIA VERSO IL NON DOMANI, di Stefano Fontana
- VIDEO: LOTTARE PER LA VITA, ANCORA DI PIÙ, di Riccardo Cascioli
- IL LIBRO: APPUNTAMENTO CON LA MORTE, di Tommaso Scandroglio
Ore 12: il biotestamento è legge
Via libera dall'Aula del Senato al provvedimento sul biotestamento. I sì sono stati 180, 71 i no e 6 astenuti. Il testo diventa legge.
Fermate la legge sul biotestamento: appello ai senatori
«Non sia la vostra eredità di morte». Inizia così l'appello ai senatori e alle senatrici che verrà presentato oggi a Roma con un presidio in piazza Vidoni dalle 14 alle 16 dal Comitato Italia per la Vita, organizzazione che raggruppa diverse sigle del mondo pro-life.
Eutanasia, nessuno la vuole, tutti la votano
L'impressionante accelerazione all’iter che porterà all’approvazione della legge entro pochissimi giorni. E tutti i gruppi politici ne sono responsabili perché tra assenze, ipocrisie e silenzi, tutti stanno dando il loro contributo.
"Testamento biologico": ecco perché i medici sono confusi
La legge procede senza un’educazione che metta in guardia dai pericoli che contiene. La Chiesa discute di "accanimento terapeutico", di limiti e tecniche da rispettare, di volontà dei malati. Ma chi parla più del senso della sofferenza e di cosa accade all'anima negli ultimi istanti?
Biotestamento, la legge che trasforma il medico in boia
Massima priorità alla legge sulle Dat, il cosiddetto biotestamento. Ora è inserito al primo punto del calendario dei lavori in Senato. Conferenza stampa di Gandolfini: "Il Pd avalla l'istigazione al suicidio", con questa legge, che non prevede obiezione di coscienza, potremo avere tanti Charlie Gard.
Morte di Stato sotto l'abete: l'Italia affretta l'eutanasia
Politici, associazionismo militante, uomini di cultura e una fetta del mondo cattolico hanno deciso di fare il regalo di Natale agli italiani: varare una norma che legittimerà l’eutanasia. Dopo l'ok della Camera il Biotestamento approda in Senato con la solita tecnica della guerra lampo: cancellati tutti gli emendamenti, nessuna discussione e convergenza Pd-M5S. Ecco perché il testo che verrà votato è il peggiore che si potesse licenziare.
Papa ed eutanasia, un intervento problematico
Il messaggio inviato ieri dal Papa al convegno della World Medical Association sul tema dell'eutanasia, ha suscitato molte reazioni sulla grande stampa che fanno capire come il messaggio presenti accanto a passaggi sicuramente condivisibili, altri ambigui ed altri ancora formulati in modo erroneo.
Vaticano: si apre dolcemente la porta all'eutanasia
La Pontificia Accademia per la Vita organizza un convegno con la World Medical Association: in nome del dialogo si abbandona l'annuncio delle verità non negoziabili, accogliendo la "dolce morte" come un dato di fatto con cui provare ad accordarsi. Basti guardare alle posizioni assunte dalla maggioranza dei relatori.
Eutanasia fuori controllo, pure i medici pro chiedono paletti
Dal 2002 è legge e miete vittime con un ritmo impressionante di decessi, spesso ottenuti per convincimento da parte di medici spregiudicati su pazienti malati mentali. Tanto che adesso molti medici chiedono paletti per fermare i "dottor morte" che mandano a morire con un semplice tratto di penna. In Belgio l'eutanasia è ormai fuori controllo.
Eutanasia, reality con tanto di copione e attori di corte
Dopo le Iene con Fabo, tocca a La7 raccontare il viaggio in Svizzera verso l'eutanasia di un disabile. Lo scopo è fare pressioni sulle Dat, appena approdate in Senato. Un format da reality ormai affermato, con tanto di attori prestati alla causa.
Dat, un male minore? No, resta omicidio in camice bianco
Mentre i senatori a vita pubblicano un appello pro Dat, Palazzo Madama approva un parere non ostativo in cui si parla di "dichiarazioni", meno vincolanti delle "disposizioni"; di verifica delle volontà del paziente e di una doppia interepretazione di nutrizione e idratazione: in tutti e tre i casi è il vecchio vizietto del politico cattolico: cercare il male minore. La realtà è che il disegno di legge resta un omicidio in camice bianco.
Eutanasia, iter di un male che si finge bene
“Appuntamento con la morte. Eutanasia, accanimento terapeutico e Dat”, è questo il titolo del nuovo libro della collana Sapere per Capire pubblicato da La Nuova Bussola Quotidiana. Un libro che ha il pregio di essere una delle poche voci in opposizione al pensiero unico, che pretende l’autodeterminazione anche in fatto di morte come forma di espressione della dignità umana. Ma non solo.
Canada: cifre sull'eutanasia legale e casi disumani
Si parla di legalizzare la morte di Stato per dare a tutti la libertà di scelta. Ma in un anno sono quasi 2.000 i morti, come a dire che la prassi efficientista fa sentire i malati in obbligo di morire. La mamma di una disabile. "I dottori volevano ucciderla".
La storia di Cecilia, quando l'aborto è eutanasia
C'è un tipo di eutanasia già legale: quella praticata a feti che mostrano gravi anomalie durante l’ecografia morfologica. Ma il vero miracolo è lasciare quei piccoli vivere fino allo spegnimento naturale. La storia di Cecilia.
Eutanasia, Fratelli della Carità contro il Papa
Il ramo belga dei “Fratelli della Carità” ha deciso di sfidare apertamente la Santa Sede – e il Papa – e in un comunicato martedì ha annunciato la sua decisione di continuare a praticare l’eutanasia nei propri istituti. E ora si attende la risposta da Roma.
Dove l'eutanasia è legale si uccide anche chi vuole vivere: la storia di "H"
Weigel, il noto biografo di san Giovanni Paolo II, spiega cosa sta accadendo in Canada attraverso la storia di un uomo malato di cancro. "I medici anziché curare un'infezione lo hanno ucciso contro il suo parere e quello della moglie". Il tutto perché ormai, con la legalizzazione dell'eutanasia, l'omicidio di una persona "improduttiva" è diventato normale, se non un dovere.
-EUTANASIA PER DEPRESSIONE: PUNTUALITA' SVIZZERA di Elisabetta Broli
Eutanasia per depressione, la Svizzera è puntuale
Un comasco di 62 anni cede alla depressione e si fa accompagnare in clinica in Svizzera, dove senza troppi problemi e con "straordinaria" puntualità la sua richiesta viene accolta: è stato ucciso in una clinica della dolce morte.
Belgio, l'eutanasia spacca i Fratelli della carità
Ancora sviluppi nella vicenda dell'ordine religioso belga che intende praticare l'eutanasia nelle sue strutture. Dopo l'ultimatum della Santa Sede, con il sostegno del Superiore generale dell'ordine, segnali di ristenza dal Belgio, protagonista anche l'ex presidente del Consiglio europeo Van Rompuy. Si profila lo scioglimento del ramo belga dell'ordine.
Ospedale pro eutanasia: il braccio di ferro con Roma
Da Roma è arrivato uno stop deciso alla decisione dei Fratelli della carità belgi di praticare l’eutanasia su pazienti psichiatrici in fase non terminale. Ora dovranno aderire pienamente al Magistero, pena provvedimenti canonici. Ma i "fratelli" belgi sono molto agguerriti. Hanno già rimandato al mittente le richieste del superiore e del vescovo e ignorato una lettera dalla Cdf.
Elisa e la nuova frontiera dell'eutanasia
Ormai il best interest, l’equazione vita di bassa qualità uguale morte è praticamente ben digerita da molti. Il principio secondo il quale la fossa è il miglior posto dove mettere i disabili è pressochè acquisito. La discussione si sposta sulla scelta del soggetto che deve decidere della morte dell’incapace. I candidati sono tre: il paziente impersonato dalle Dat, i parenti e l’apparato burocratico dello Stato. La storia di Elisa e la nuova "battaglia" dell'associazione Luca Coscioni.
-IL DIRITTO DI ACCOMPAGNARE FINO ALLA FINE di Elio Sgreccia
Vescovi inglesi, Avvenire, D'Agostino, Paglia: Charlie ci fa scoprire la via cattolica all'eutanasia
Il caso Charlie ha fatto emergere con chiarezza che oggi domina anche nel mondo cattolico una cultura favorevole all'eutanasia. Se il professor D'Agostino ridefinisce il concetto di accanimento terapeutico ed eutanasia, monsignor Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, chiede solo di evitare conflitti. E mentre il cardinale Nichols ringrazia i medici che hanno ucciso Charlie, Avvenire scandalizza i lettori negando l'evidenza di quanto accaduto.
Capolavoro luciferino: così passa l'eutanasia cristiana
E’ un capolavoro mastodontico del diavolo: Charlie viene messo a morte con il consenso dei suoi genitori che ormai nell’immaginario mondiale sono due guerrieri pro life. Ciò dimostra che le battaglie vanno fatte secondo verità e ragione, non seguendo lo stesso sentimentalismo del mondo anticristico: non andava difeso il diritto dei genitori alla vita, ma il diritto di ogni persona a non essere uccisa.
E' eutanasia, condita da falsa pietà
Ha vinto la tentazione di fuggire, di dire “basta” trovando la giustificazione auto-lenitiva del meglio morto che così sofferente, è la “falsa pietà” che con somma carità indicava al mondo Giovanni Paolo II.
Il caso di Charlie: aberrazioni di una legge sul testamento biologico
Si sostiene che la battaglia legale sulla vita di Charlie Gard sia normale per via della delicatezza del caso. Ma i profili degli avvocati e dei giudici dimostrano l'ideologia in campo grazie alla legge inglese sulle Dat in vigore dal 2005. Tutto ciò confonde la realtà di un bimbo che continua a vivere, come tutti noi, perché respira (anche se attraverso le macchine), per cui privarlo dei sostegni vitali sarebbe eutanasia. Ma una volta che la lagge naturale viene rimpiazzata da una norma positiva relativista, la verità si oscura generando confusione e contenziosi complicati.
-VENTILAZIONE, ACCANIMENTO E MAGISTERO: FACCIAMO CHIAREZZA di Renzo Puccetti
Dat ai raggi X Dovere di uccidere per tutte le cliniche
Il Disegno di legge sulle Dat dopo l’esame alla Camera sta per approdare al Senato. Inquietante l’impossibilità anche da parte delle cliniche private convenzionate di sottrarsi alle richieste di eutanasia, che interesserà tutte le aziende ospedaliere cattoliche. Ma anche la sua ratio che passa dal diritto a morire al dovere di uccidere, violentando la retorica del diritto come malinteso principio di uguaglianza.
Contro le Dat: un appello all'ordine dei medici
Il comitato Nazionale Medici per il no alle Dat chiede di sottoscrivere la difesa della deontologia contro il ddl sulle “Disposizioni Anticipate di Trattamento”, poiché "altera in profondità l’aspetto più importante della nostra professione: la relazione medico-paziente".
Crepaldi, Dat: "Una legge inaccettabile"
Il vescovo Crepaldi e l'Osservatorio Van Thuan in campo contro il l'endorsement di certo mondo cattolico sul disegno di legge sulle Dat: "Saranno disposizioni cui il medico non potrà sottrarsi. Incontestabile chi dice che è un testo eutanasico. Fuori luogo invece una diversità di vedute su questo grave argomento all’interno delle associazione cattoliche che introduca i principi dell'autodeterminazione assoluta".
È scritto Dat, ma la sostanza è eutanasia
Un appello ai parlamentari promosso dal Centro Studi Livatino alla vigilia del dibattito alla Camera sulla legge del fine vita, rigetta completamente il testo che va in discussione: rende disponibile il diritto alla vita, e orienta la medicina non al bene del paziente ma al rispetto assoluto di una volontà espressa un giorno.
Caro D'Agostino, sulle Dat non mi rappresenti
«Quale membro del Consiglio centrale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani mi dissocio dalle considerazioni del presidente». Così afferma il presidente dell'Unione Giuristi Cattolici di Pavia in risposta allo sconcertante commento del professor Francesco D'Agostino che dalle colonne di Avvenire difende la legge sulle Dat.
Bagnasco boccia il testo sulle Dat: «Inaccettabile»
Molti i temi toccati che riguardano l'attualità del dibattito sociale e politico nella prolusione del cardinale Bagnasco in apertura del consiglio Cei. Utero in affitto? «Doppia ingiustizia»; Gender? «Vigilare contro la colonizzazione»; e su Dat ed eutanasia il Ddl alla Camera è «inaccettabile».
Con le Dat a rischio minori e assistiti
Un contenzioso accaduto a Milano intorno a una bimba di tre anni malata di tumore, spiega bene la differenza tra la legislazione attuale - per cui il bene del minore prevale sulla volontà dei genitori - e quella che si profila con l'eventuale legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento che mettono la vita nelle mani di genitori e tutori.
Manifestazione a Roma contro le Dat
Anche una giovane donna uscita dal coma ha dato testimonianza nella manifestazione promossa da ProVita contro la Legge sulle Dat. Intanto il presidente della Camera Laura Boldrini affretta l'iter per approvare la legge.
Pochi fronzoli: si scrive Dat, si legge eutanasia
La XII Commissione della Camera dei Deputati ha elaborato un testo unificato delle diverse proposte in materia di consenso informato e di Dichiarazioni di volontà Anticipate nei Trattamenti sanitari. Il testo è approdato alla discussione presso la Camera. Si ampliano le possibilità di esercitare un vero e proprio diritto a morire, preparando la fossa ad una schiera di pazienti che, soprattutto nelle Dat, chiederanno l’eutanasia. E se avranno cambiato idea, nulla potranno fare: avranno così firmato la loro condanna a morte.
Dat e idratazione, i limiti della Carta sanitaria vaticana
Il Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari ha da poco dato alle stampe la Nuova carta degli operatori sanitari. Molti sono i passaggi interessanti e di spessore, sempre puntellati da validi riferimenti al Magistero. Però non mancano alcune sbavature e vere e proprie pecche, come nell'accettazione delle Dat e sul concetto di idratazione come cura.
-CAPPATO, DA ACCUSATO AD ACCUSATORE di Massimo Polledri*
Leggi sul "fine vita": i malati nelle mani dei giudici.
La picccola Marwa vivrà perché lo ha stabilito lo Stato francese, ma nel frattempo Charlie, un neonato inglese, attende una sentenza per non morire di fame e sete. Già l'anno scorso l'Alta Corte di Londra aveva permesso che un altro bimbo venisse ucciso privato di cibo ed acqua oltre che delle terapie. A dimostrare che legiferare sulla vita significa scegliere di consegnare i cittadini al potere statale, pronto a stabilire chi abbia il diritto di esistere e chi no.
Caro Lorenzo le Dat sono un tranello
Avvenire pubblica la risposta di 11 capigruppo parlamentari al giovane Lorenzo Moscon, che aveva implorato di non legiferare sul "fine vita". Ma purtroppo una legge che ammetta l'autodeterminazione al posto di ribadire che la vita è sempre e in ogni caso indisponibile, pone già le premesse all'eutanasia.
-FABO, PREGHIERE E STRUMENTALIZZAZIONI di A. Zambrano
Dove porta la legge sul "fine vita"? All'eutanasia
I casi Francesi e le Dat spagnole dimostrano la follia di mettere la vita ai voti: una bambina rischia la morte per fame e sete contro la volontà dei genitori, un uomo non è stato ucciso solo a causa di un inghippo burocratico, i medici sono obbligati ad atti contro coscienza. Così, in nome della libertà, consegniamo l'esistenza al potere che stabilisce i criteri della nostra dignità.
Le Dat, il fine vita e il documento vaticano: "Nascondono l'eutanasia"
Intervista al dottor Guizzetti che esprime lo smarrimento dei medici, sopratutto cattolici: "Il ddl sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento toglierà cibo e acqua agli indifesi, ma anche la Chiesa ora dice che sono cure. Il panorama nelle strutture sanitarie è angosciante e noi siamo lasciati nella confusione. Eppure don Giussani ci aveva messo in guardia dal tradimento di Cristo e della Tradizione".
Il malato di Sla usato per votare le Dat
Proprio alla vigilia della discussione in parlamento sulle Dat, il caso di un uomo malato di Sla morto dopo essersi fatto sedare “profondamente” sospendendo l'idratazione. Le Dichiarazioni anticipate di trattamento non possono che aprire le porte all'eutanasia. Una volta che il diritto ammette, anche in un solo caso, che vita e morte siano disponibili e che l'uomo ne è padrone, il gioco è fatto. Lo dimostra la storia di Belgio e Olanda. L'unica via è non negoziare.
Sorondo, il testamento biologico ha il suo vescovo
Chi è l'organizzatore del convegno in Vaticano in cui sarà protagonista il teorico dell'aborto forzato Ehrlich? E' il Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, Sanchez Sorondo. Vescovo e cattedratico di fama internazionale, è membro del comitato etico della Fondazione Veronesi. Che ha votato all'unanimità un documento sul testamento biologico. Mentre su maternità surrogata ed eutanasia la sua posizione è l'astensione.
I primi pericolosi passi del biotestamento
A Milano è stato istituito un registro che conserva le attestazioni di deposito dei testamenti biologici, mentre a Venezia si è già passati alle dichirazioni anticipate di trattamento, con tanto di firma del notaio.
L'Accademia dei Lincei è miope sul biotestamento
- In un recente convegno sul tema, è stata sostenuta la necessità di riconoscere la libertà del paziente di decidere sulla propria morte.
- Ma compito della medicina è quello di curare e, possibilmente, di guarire, al di là dell'esito fausto o infausto della terapia.
- Nel nostro ordinamento non esiste alcun diritto di morire, ma soltanto un freno al potere coattivo dello Stato nell'obbligare una persona a curarsi.
E il giudice creativo anticipò le Dat
Nominato amministratore di sostegno per una malata di Sla. Obiettivo: eutanasia al momento opportuno.
Ma l'attuale legge non lo permette.
Dat, bene i miglioramenti ma nessun entusiasmo
La Camera "migliora" il testo,
segno che le obiezioni erano sensate.
Al Senato si può però fare di più.
- Silenzi ambigui, di T. Scandroglio
Dat: anche i silenzi possono essere fraintesi
Approvati alla Camera gli artt. 1 e 2 del ddl, la discussione attorno ai nuovi emendamenti prova che la vita è ben grande di qualsiasi norma giuridica.
La legge va avanti, ma non chiamatelo "fine-vita"
Il bioeticista Adriano Pessina:
«La legge interviene solo in parte a riguardo dei morenti. Dove c'è buona medicina non c'è bisogno di Dat».
Dat o biotestamento, la confusione sta all'origine
Dichiarazione anticipata di trattamento e testamento biologico sono concetti molto diversi. Ma è proprio in Parlamento che si è creata quella confusione che sta facendo perdere la battaglia culturale.
Legge sul fine vita, le questioni irrisolte
Non c'è legge, per buona che sia, che possa difenderci dal "cattivo" giudice. E il caso Testimoni di Geova dimostra che possono bastare le attuali norme.
Zapatero anticipa l'Italia e lancia la legge sul fine vita
Via libera in Spagna al progetto "morte degna", che ha alcuni punti
in comune con il ddl in discussione da noi. Risolutamente contrari i vescovi.
Legge sul fine vita, le scomuniche non servono
Mentre alla Camera si attende la decisione sul rinvio del ddl sulle Dat, crescono i dubbi nel fronte pro-life. Significativo anche il silenzio di alcuni vescovi. E c'è chi reagisce in modo scomposto.
Discussione sul fine-vita, si allarga il fronte dei critici
Dentro il mondo cattolico esprimono forti dubbi e perplessità il Comitato Verità e Vita, il bioeticista Adriano Pessina e l'on. Alfredo Mantovano.
Fine vita: si faccia la legge ma il problema è culturale
La politica si riprenda lo spazio lasciato all'iniziativa garibaldina di alcuni magistrati. Ma attenzione: senza una cultura condivisa sul valore della persona, non si va lontano. Come insegna il precedente della Legge 40.
Fine vita, Bondi e Manconi tentano il sabotaggio
Con un articolo sul Foglio, un gruppo trasversale di politici propone un emendamento che vanificherebbe la legge e aprirebbe all'eutanasia.
Legge sul "fine-vita", le posizioni in campo
I punti nodali del ddl Di Virgilio, il giudizio della Chiesa italiana, i fronti contrapposti, le posizioni dei partiti.
Crepaldi: Fine vita, quale legge ci vuole
"L'iniziativa legislativa è un rischio inevitabile, ma attenzione perhé i pericoli di una deriva sono molti. Parla l'arcivescovo di Trieste.
- Le posizioni in campo, di M. Respinti