Good Friday by Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La libertà di Gesù

Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato. (Gv 7,1-2.10.25-30) 

Gospel Pearls 11_03_2016
Vangelo

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora. (Gv 7,1-2.10.25-30)

Bello vedere Gesù camminare quasi in incognito tra la folla. Poi la gente se ne accorge e commenta. I capi discutono e tramano, arrabbiati. Ma Gesù non sarà una loro vittima. Assai prima di venire catturato dalla prepotenza del potere religioso e politico, Gesù è il Figlio che segue la volontà del Padre e attende la sua ora. Gesù non è un perseguitato, religioso o politico, che cade in mano agli avversari. Lui stesso si dona liberamente in sacrificio per i fratelli, con un amore totale al Padre.