Saint Mark by Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Alzate il capo

Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. (Lc 21,20-28)

Gospel Pearls 26_11_2015
Vangelo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». (Lc 21,20-28)

Sembra impossibile la conclusione di questo Vangelo: “Alzate il capo”. Intorno crolla il mondo e il cielo è sconvolto! Noi ci aggrappiamo a ogni frammento di vita e ad ogni filo d’erba, ma niente ci protegge dalla morte e dalla fine del mondo. Malattie e tragedie quotidiane ne sono segni premonitori. Tutto finisce ma noi siamo di Cristo! Apparteniamo al Padre che ci ha creati, allo Spirito che è Signore e dà la vita. Perché dunque temere? La liberazione abita ciascuna delle nostre giornate e il Figlio dell’uomo verrà ad abbracciarci nel momento finale della storia.